Archivio degli Scrittori e della Cultura Regionale

Venerdì 14 giugno 2019 è stata ufficialmente inaugurata la nuova sede dell'Archivio degli Scrittori e della Cultura Regionale,  collocato all’interno della Biblioteca di Studi Umanistici, nella prestigiosa sede di via del Lazzaretto Vecchio 8, da poco ristrutturata.

All'inaugurazione erano presenti il Magnifico Rettore prof. Maurizio Fermeglia, il Vice Direttore del DISU, Dipartimento di Studi Umanistici, prof. Massimo Degrassi, il Direttore Generale, dott.ssa Maria Pia Turinetti, il Coordinatore del Sistema Museale di Ateneo, prof. Paolo Quazzolo, il Soprintendente archivistico del Friuli Venezia Giulia, dott. Viviano Iazzetti, il Direttore del Polo Museale del Friuli Venezia Giulia, dott. Luca Caburlotto, e il fondatore dell’Archivio, prof. Elvio Guagnini.


L'Archivio degli Scrittori e della Cultura Regionale è entrato a far parte del patrimonio dell'Università di Trieste nel 2012, a seguito della donazione effettuata dall'Associazione “Archivio e Centro di Documentazione della Cultura Regionale". L'Associazione, fondata nel 1991 da alcuni docenti dell'allora Dipartimento di Italianistica,  ha accolto i lasciti e le donazioni degli eredi di alcuni tra i protagonisti della storia letteraria e culturale della nostra regione.

L’Archivio, dichiarato di interesse culturale da parte del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e soggetto alla tutela della Soprintendenza Archivistica per il Friuli Venezia Giulia, custodisce un ricco patrimonio ed è un prezioso punto di riferimento per la cultura regionale: comprende fondi bibliotecari, fondi documentali, materiale iconografico e un numero considerevole di beni artistici di varia natura. Tra i fondi custoditi, quelli relativi a personaggi quali Elio Bartolini, Francesco Burdin, Manlio Cecovini, Bruno Chersicla, Francesco de Grisogono, Fabio Doplicher, Enrico Elia, Antonio Fonda Savio, Ferruccio Fölkel, Gerti Frankl Tolazzi, Oliviero Honoré Bianchi, Geda Jacolutti, Lalla Kezich, Vito Levi, Marisa Madieri, Claudio Magris, Biagio Marin, Adriano Mercanti, Vladimiro Miletti, Elody Oblath, Bruno Pincherle, Scipio Slataper, Giani Stuparich, Fulvio Tomizza, Giorgio Voghera. Fa parte dell'Archivio un cospicuo numero di quadri e materiale iconografico di varia natura, compreso principalmente nel Fondo Antonio Fonda Savio, collezionista di dipinti, stampe, carte geografiche e documenti storici di varie epoche.

 

Le Edizioni Università di Trieste EUT contribuiscono alla valorizzazione dell'Archivio pubblicando una collana dedicata a testi rari e inediti in esso custoditi.

 

Tutti i materiali sono disponibili alla consultazione da parte di studiosi e appassionati attraverso un servizio di reference per l’utenza, con personale specializzato.

 

L’Archivio è aperto al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13; il lunedì e il giovedì anche dalle 15 alle 17, previo appuntamento.

 

Le richieste vanno inviate a Maria Pinzani, Ufficio Servizi per la divulgazione scientifica, scrivendo a archiviodegliscrittori@units.it o telefonando allo 040 558 8000.

 


 

Il patrimonio dell’Archivio consiste in “carte” – autografi delle opere degli scrittori, appunti, diari, epistolari, ecc. – relativi ai seguenti scrittori: Elio Bartolni, Francesco Burdin, Manlio Cecovini, Francesco de Grisogono, Fabio Doplicher, Enrico Elia, Antonio Fonda Savio, Ferruccio Fölkel, Gerti Frankl Tolazzi, Oliviero Honoré Bianchi, Geda Jacolutti, Lalla Kezich, Marisa Madieri, Claudio Magris, Biagio Marin, Adriano Mercanti, Vladimiro Miletti, Elody Oblath, Bruno Pincherle, Scipio Slataper, Giani Stuparich, Giorgio Voghera.

L’Archivio raccoglie, inoltre, alcuni Fondi bibliotacari: le biblioteche appartenute a Scipio Slataper, Dario de Tuoni, Bruno Maier, Claudio H. Martelli e Antonio Fonda Savio – in cui sono compresi anche alcuni libri del genero Italo Svevo. Principalmente nel Fondo Fonda Savio è compresa anche la parte iconografica dell’Archivio, che, oltre a libri, manoscritti e documenti storici di varie epoche, conserva anche raccolte di dipinti, stampe, carte geografiche.

Alcuni ricercatori del Dipartimento sono impegnati da molti anni nella valorizzazione di questo importante patrimonio attraverso edizioni di testi, studi, mostre documentarie in collaborazione con l’associazione «Archivio e Centro di Documentazione della Cultura Regionale» e la Biblioteca Statale «Stelio Crise» (Ministero per i Beni e le Attività Culturali) di Trieste. Testimoniano questo impegno i cataloghi delle mostre finora allestite:

 1. Lalla Kezich (1924-1987) - 1994

2. Gerti (1902-1989) - 1995

3. Elody (1889-1971) - 1997

4. Oliviero Honoré Bianchi (1908-1982) - 1997

5. “L’Asterisco” (1961-1998) – 1999

5a. “L’Asterisco”, Catalogo postumo e provvisorio - 1999

6. Vladimiro Miletti (1913-1998) - 2000

7. L’editore ideale – Scheiwiller, la cultura e gli scrittori del Friuli Venezia Giulia - 2001

8. La biblioteca “Dario de Tuoni” - 2001

9. G. Amedeo Tedeschi (1881-1957). L’artista, l’organizzatore di cultura, l’amico di Saba - 2002

10. Stelio Crise (1915-1991). Il bibliotecario “furioso” - 2003

11. Antonio Fonda Savio (1895-1973. La figura civile, l’uomo di cultura, il collezionista - 2004

12. Il Viaggio di Gerti. Gerti Frankl Tolazzi (1902-1989) - 2005

13. “Al di là della scienza attuale”. Francesco de Grisogono (1861-1921), un inventore tra scienza,    filosofia e letteratura - 2006

14. Fabio Doplicher (1938-2003) viaggiatore di poesia - 2007

15. “Io sono un dinosauro...”. Giorgio Voghera - 2008

16. La frontiera rovesciata. Francesco Burdin (1916-2003) - 2009

17. “Un mondo di coscienza e di libertà”. L’impegno di Gianoi Stuparich (1891-1961) – 2010

18. Libri e immagini di casa Svevo. Dalle collezioni di Antonio Fonda Savio - 2011

19. Il Consiglio di Bruno. Pincherle al Consiglio Comunale di Trieste. Anni Cinquanta e Sessanta -      2011

20. “Testimone dello scacco e del tramonto”. Fery (Ferruccio) Fölkel (1921-2002) - 2012

21. Bruno Maier e i «compositori di vita». Un critico e i suoi autori - 2013

 

Frutto del lavoro di ricerca tra le carte dell’Archivio sono, inoltre, il catalogo I libri di Scipio Slataper, le edizioni di alcuni diari del poeta gradese Biagio Marin, il volumetto delle poesie futuriste di Vladimiro Miletti, saggi e articoli comparsi su riviste e relazioni a convegni specializzati, le numerose tesi di laurea che sono state dedicate ad autori e opere presenti nell’Archivio. Presso la casa editrice EUT di Trieste di recente è stata avviata una collana che si propone di pubblicare testi inediti e rari provenienti dall’Archivio.

 


 

SEZIONE ICONOGRAFICA

Tra il 1991 e il 1994 l’allora Dipartimento di Italianistica ricevette dalla figlia di Svevo, Letizia, un’importante donazione. Essa comprendeva la biblioteca, la collezione di dipinti, stampe, carte geografiche e manoscritti, alcune fotografie, lettere, curiosità e documenti appartenuti al marito Antonio Fonda Savio, rilevante figura nel contesto storico e politico della città e venuto a mancare nel 1973.

La sezione iconografica di tale Lascito, ospitato presso il Dipartimento di Studi Umanistici nella sede di via Economo 12/3, ammonta a 560 esemplari (molti sono incorniciati) tra dipinti, stampe, disegni, carte geografiche, diplomi, ritratti, vignette satiriche, etc., raccolti in cartelle e suddivisi in aree tematiche. Quest’ultime corrispondono alle seguenti sigle: CG (carte geografiche, prevalentemente dell’Istria e della Dalmazia, e topografiche di Trieste e delle città istriane e dalmate); CO (scene di costume, folklore e/o pittura di genere);  DA (disegni/progetti architettonici); Di (Diplomi); Ms (Manoscritti); Ri (ritratti di uomini illustri dell’Istria e della Dalmazia); SR (soggetti religiosi); Ve (Vedute di città e paesaggi di Trieste e dell’Istria); VS  (vignette ed illustrazioni satiriche, prevalentemente della marina austriaca); Va (Varie: un ampio numero di soggetti vari ancora da identificare nella loro specificità, tra cui disegni di artisti, “amici” di Svevo, come A. Fittke, V. Bolaffio, E. Fonda, T. Silvestri, C. Wostry, e i due volumi di un album fotografico delle opere di U. Veruda). L’Archivio conserva pure la documentazione fotografica di gran parte delle opere figurative del Lascito, eseguite da P. Bonassi e da V. Macovaz, e le schede, anche cartacee, per un’opportuna consultazione.

Le opere incorniciate, in particolare, consistono in un nucleo di 125 pezzi (ai quali si sono aggiunti 4, recentemente donati dagli eredi Fonda Savio) raffiguranti scene di folklore e costumi (istriani e illirici), nonché dipinti con vedute di Trieste e di città istriane, opere di autori attivi a Trieste nella seconda metà del XIX secolo, ma provenienti soprattutto dal Nord e Centro Europa: testimonianza del vivace contesto storico artistico cittadino.

Si è provveduto anche a fotografare le immagini presenti in alcuni libri di viaggio nell’Istria e nella Dalmazia nei secoli XVIII-XIX (Cassas, Robert Adam, Piranesi, Allason etc.) e nei volumi illustrati dell’architetto Pietro Nobile, di cui si conservano nel Lascito anche carte, epistolari, progetti, ora in fase di inventariazione e catalogazione.

Delle opere incorniciate si prevede, in tempi brevi, la digitalizzazione e catalogazione all’interno del Sistema Informativo Regionale del Patrimonio Culturale (SIRPAC) del Centro di Passariano, a cura della dott.ssa L. Paris che ha già provveduto alla loro schedatura scientifica, in occasione della sua tesi di laurea magistrale in Beni archeologici e storico-artistici (a.a. 2010-2011, rel. prof. N. Zanni; in larga parte pubblicata nell’ «Archeografo triestino», s. IV, vol. LXXIII, 2013, pp. 195- 263), ed alla loro inventariazione tematica.

Parte di questo materiale è già stato esposto in occasione di due mostre documentarie (2004 e 2011) a cura del Centro di Documentazione e della cultura regionale, tenutesi presso la Biblioteca Statale di Trieste: Antonio Fonda Savio (1895-1973. La figura civile, l’uomo di cultura, il collezionista (cfr. il «Quaderno dell’Archivio» n. 11, a cura di P. Sessa); Libri e immagini di Casa Svevo. Dalle collezioni di Antonio Fonda Savio (cfr. il «Quaderno dell’Archivio» n.18, con scritti di  E. Guagnini, R. Trevisani Bartalotta, S. Volpato, N. Zanni e schede di L. Paris).

In data 18 ottobre 2012, l’intero Archivio e Centro della Documentazione della Cultura Regionale è diventato patrimonio dell’Ateneo ed è confluito nel Sistema Museale di Ateneo (SmaTs). Un’ulteriore donazione di carattere iconografico (17 aprile 2014) ha comportato l’acquisizione di varie opere di autori come B. Chersicla, G. Cadorin, R. Daneo, A. Levier,

Per la valorizzazione e diffusione della conoscenza di tali lasciti e donazioni si rinvia ai seguenti contributi di L.Paris, Alcune vedute delle Antichità di Pola  di Anton August Tischbein, in “AFAT”, 2012, 31, pp. 303-321; Un disegno di Vittorio Bolaffio nel Lascito Antonio Fonda Savio dell’Università di Trieste in «Metodi e Ricerche», a. XXXII (2013), n.2, pp.81-93; Immagini di un’epoca. L’opera di Giuseppe e Alberto Rieger nella Trieste ottocentesca, in «MCXX 1800», vol.3 (2014), in corso di pubblicazione e Alcuni ritratti di Dario de Tuoni, in «Metodi e Ricerche», a. XXXIII (2014), n.2 (in corso di pubblicazione). Alcune tesi di laurea magistrale in Beni archeologici e storico-artistici, dirette da N. Zanni, hanno svolto ulteriori approfondimenti sul Lascito Antonio Fonda Savio: una, ad esempio, incentrata su un album litografico della Finis Austriae di Anselmo Bucci; un’altra su alcune vedute xilografiche degli scavi del Teatro Romano di Trieste all’interno dell’opera di Ramiro Meng.

Nicoletta Zanni ha ora in corso di pubblicazione uno studio che tiene conto di alcune opere e documenti  di Pietro Nobile (in «Il capitale culturale: studies on the Value of Cultural Heritage», 2014) ed uno che riguarda alcune importanti  fotografie di Casa Veneziani-Svevo (in «Metodi e Ricerche», a. XXXIII, 2014, n.2). Per il Convegno di Napoli (2012), a conclusione della ricerca PRIN2008 (Un secolo di riviste italiane e straniere di storia dell’arte: 1880-1980), ha pubblicato inoltre un breve saggio sulla rivista «Asterisco» e i libri d’arte di Tullio Reggente nella Trieste degli anni Sessanta-Settanta (tema già affrontato, nelle sue linee generali,  nel «Quaderno dell’Archivio» n.5 e n.5a).

Iconografie conservate nell’Archivio:

1)    V. M. Coronelli, Golfo di Venezia, 1688 (acquaforte e bulino, 72.6x48 cm)

2)    L. Boccacci, Ponte Rosso di Trieste, 1850-1860 (olio su tela, con cornice, 47x57 cm)

3)    R. Astolfi, I musicanti, metà ’800 (olio su tela, 87x115.5 cm)

4)    P. Nobile, Anfiteatro di Pola (disegno acquerellato su carta, 58x96 cm)

5)    A.A. Tischbein, Veduta della Basilica Eufrasiana di Parenzo, metà ’800 (disegno acquarellato su carta, 30x42 cm)

6)    G. Rieger, Il frasco, 1840 ca.  (disegno acquarellato, 12.5x18.2 cm)

7)    C. Grünewald, Ritratto fotografico di Steno Veneziani, 1880 ca. (fotografia dipinta con gessetti colorati e acquerelli, 70x50 cm)

8)    A. Fittke, Volti maschili (disegno a matita su carta, 35x21,9 cm)

9)    V. Bolaffio, Il vecchio e il giovane (disegno a matita e penna su carta, colorato, 11x19 cm) 

10)   C. Wostry, I martiri della redenzione. Trieste austriaca sotto l’Italia (copertina dell’album con xilografie, Trieste, aprile 1919, 45,8x33,6 cm)

11)   A. Bucci, Finis Austriae (XII litografie colorate in cartella, Milano-Roma 1919, 49,8x65,4 cm)

12)   Santo Lucas, Tetti di Cittavecchia, 1930 ca.

13)   B. Chersicla, Ritratto di Tullio Reggente, 1980 (inchiostro, pastello e acrilico, 70x50 cm)

14)  A. Levrier, Ritratto di Dario de Tuoni, 1946 (olio su cartone, 64x72 cm)

Ultimo aggiornamento: 01-07-2019 - 13:51