Prosegue a Lignano il Festival LIGNANO NOIR 2019, patrocinato dall'Università di Trieste.

Il 7 luglio scorso Elvio Guagnini e Sergia Adamo, rispettivamente Presidente e Componente del Comitato Scientifico della manifestazione, hanno riflettuto sull'opera e la figura di Andrea Camilleri, scomparso purtroppo in questi giorni.

Il 16 luglio si è discusso con Bruno Pischedda, dell'Università di Milano, del caso "Il nome della rosa", uno dei più grandi bestsellers italiani, di recente tornato sotto i riflettori con la nuova miniserie televisiva.

Il 23 luglio Francesco De Nicola, dell'Università di Genova, ci riporterà alle origini del giallo italiano che proprio quest'anno compie 90 anni.

Il Festival propone anche incontri con scrittori del calibro di Loriano Machiavelli e Carlo Lucarelli, nonché con l'autrice di bestsellers recenti Ilaria Tuti.

Per finire con letture sceniche e un premio letterario per un racconto noir inedito.

Il tutto nel segno di Giorgio Scerbanenco, maestro del noir italiano, che scelse Lignano come suo luogo d'elezione.

Ma anche alla luce di una tradizione di studio sui generi letterari di grande diffusione che proprio l'Università di Trieste ha fondato e sostenuto negli anni.

Il mare, la sabbia e le dune, la pineta, i colori e i profumi di Lignano si ritrovano in molte pagine di Giorgio Scerbanenco. Lo scrittore, di cui ricorre quest’anno il cinquantesimo
anniversario dalla scomparsa, li ha resi immortali e li ha restituiti con un alone di mistero ai molti lettori che si sono emozionati leggendo le sue opere.

Un Festival diffuso che si presenta al pubblico con un ampio ventaglio di proposte culturali lungo tutto l’arco estivo: proposte narrative negli incontri d’autore con scrittori contemporanei che esprimono sapientemente con stili, tematiche ed esiti diversi il genere giallo-noir; occasioni di confronto con voci autorevoli del giornalismo e della legalità per riflettere su temi di interesse e attualità; serate di teatro, musica e cinema che con valenti interpreti trasfigurano le emozioni e i moti dell’animo; nuove possibilità di ricerca e approfondimento intorno alla produzione di Giorgio Scerbanenco, accompagnati dalla figlia Cecilia e “indagando” tra gli autografi, le edizioni originali e gli oggetti appartenuti allo scrittore, conservati nell’Archivio della Biblioteca Comunale di Lignano.