Progetti Attivi



Responsabile: MARILINA MASTROGIUSEPPE
Durata: 01/07/2021 - 30/06/2023


Responsabile: ROBERTA ALTIN
Durata: 20/04/2021 - 31/12/2023


Responsabile: PAOLO QUAZZOLO
Durata: 29/03/2021 - 30/06/2023


Responsabile: SERGIA ADAMO
Durata: 01/01/2021 - 30/06/2023


Responsabile: GINA CHIANESE
Durata: 01/09/2020 - 31/08/2022

La ricerca, di durata biennale, si caratterizza come attività di ricerca-azione e formazione e si focalizza sul tema del benessere nei contesti di lavoro.

Attraverso una strategia bottom-up si intende coinvolgere attivamente educatori e operatori dei contesti educativi nella realizzazione di strumenti volti a promuovere l’assunzione di ruoli, funzioni e comportamenti funzionali alla promozione del ben-essere organizzativo e personale.






Responsabile: GINA CHIANESE
Durata: 21/11/2019 - 31/10/2021

Titolo: La fatica del lavoro educativo

Acronimo: B.E.A. (Benessere in Età Adulta)

Keywords: Educazione degli adulti; Pedagogia sociale e di comunità; Lifelong learning; well-being


Il progetto ha quale focus il macro-tema della "fatica del lavoro educativo" ed è declinato nelle seguenti tematiche: - il bourn out professionale; - il clima di gruppo/classe; - il ben-essere personale e di gruppo.
Il progetto si fonda sulla stipula di un protocollo d’intesa fra Comune – nello specifico dal Dipartimento Scuola, Educazione, Promozione Turistica, Cultura e Sport e l’università di Trieste – nello specifico dal Dipartimento di Studi Umanistici -DISU-.

Il progetto si articolerà attraverso due percorsi: ricerca-azione e formazione



Responsabile: PAOLO SORZIO
Durata: 01/11/2019 - 31/10/2021


Responsabile: ELENA BORTOLOTTI
Durata: 01/11/2019 - 31/12/2022

Il progetto nasce da una primaria riflessione sul diritto all’istruzione per i giovani con disabilità che incontra, in Europa, una disparità tra i diversi Stati membri per quanto riguarda l'attuazione di strategie universali che facilitino l'accesso delle persone con disabilità all'istruzione superiore.

Obiettivo è promuovere la mobilità internazionale tra gli studenti con disabilità e sensibilizzare la comunità universitaria in merito all'accessibilità e all'inclusione sociale dei giovani con disabilità.

A livello di ricerca il progetto intende identificare gli standard d’inclusione per le università che accolgono la CRPD (Convention on the Rights of Persons with Disabilities) e il quadro giuridico europeo. Intende studiare 56 università europee per creare una guida e una piattaforma web accessibile di università inclusive.

Il progetto è finanziato nell’ambito dell’Erasmus+ - Key Action 2. Cooperation for innovation and the exchange of good practices. KA203 Strategic Partnerships in the field of Higher Education.

La collaborazione è tra 8 istituzioni di 6 diversi paesi europei, coordinati dalla Fondazione ONCE (Madrid) (partner: European Disability Forum (EDF), Eastern University of Finland, University of Porto (Portugal), University of the Study of Trieste (Italy), Polytechnic University of Lublin (Poland) and Spanish universities of Murcia, Sevilla and Autónoma de Madrid).

Per l’Università di Trieste partecipano Elena Bortolotti (responsabile scientifico), Gisella Paoletti (collaboratore).



Responsabile: PAOLA CRISMA
Durata: 31/07/2019 - 29/06/2023

SCADENZA PROROGATA AL 29/06/2023.

ll progetto esplora il ruolo del contatto come catalizzatore del mutamento sintattico; l'unità di Trieste si concentra sul contatto tra inglese e scandinavo nell'Inghilterra medievale. Combinando l'analisi formale delle varietà coinvolte con strumenti di cladistica computazionale, si propone di misurare la distanza sintattica tra inglese antico, inglese medio e lingue scandinave medievali, contribuendo così al dibattito sulla presunta eccentricità dell’inglese rispetto al germanico occidentale.

 

NELLA FOTO: il monastero di Lindisfarne, dove è stato prodotto un preziosissimo manoscritto con glosse in northumbrico.

 



Responsabile: LUIGI GUI
Durata: 12/02/2019 - 19/08/2023

La ricerca è parte di un progetto PRIN che coinvolge le università di Trento, Bolzano, Trieste e della Calabria.

In particolare l'unità di ricerca di Trieste affronta il tema della genitorialità in condizioni di povertà. Come essere genitori in precarietà economica? L’obiettivo è cogliere la prospettiva dei genitori considerati “poveri”, per conoscere e valorizzare le strategie che adottano per sostenere il loro impegno di madri e di padri. Parallelamente si esplorano il punto di vista e le rappresentazioni degli assistenti sociali che lavorano con questi genitori. Facendo interagire diverse prospettive, vorremmo poter rileggere le modalità interattive tra le famiglie e il sistema dei servizi, in particolare nella concretezza dell’azione degli assistenti sociali. L’intento è quello di costruire conoscenza utile ai professionisti e ai servizi che interagiscono nei processi di aiuto a sostegno delle famiglie.

 

La ricerca si svolge in tre fasi. Nella prima si  raccolgono interviste agli assistenti sociali di diverse aree nel territorio nazionale. Nella seconda fase le interviste coinvolgono genitori che affrontano situazioni di difficoltà economica. Nella terza fase l’obiettivo è quello di condividere i risultati emersi con gli operatori dei servizi che parteciperanno alla ricerca, facendo interagire il punto di vista dei ricercatori e dei professionisti in incontri di gruppo, costruendo occasioni di formazione. L’approccio metodologico, di tipo qualitativo, segue le linee della Grounded theory.




Responsabile: LUIGI GUI
Durata: 01/10/2018 - 31/12/2023

La ricerca indaga sulle potenzialità di cambiamento positivo di adolescenti e giovani adulti seguiti dai servizi sociali del Ministro della Giustizia e di Amministrazioni comunali per la loro condizione di difficile integrazione sociale, attraverso l’esperienza dei “Lunghi cammini”.

I “lungli cammini” rappresentano un particolare e innovativo intervento socio-educativo, attraverso lunghi percorsi di cammino a piedi, nella relazione quotidiana di affiancamento "uno a uno" con un adulto educatore-accompagnatore e il monitoraggio a distanza di un'équipe psico-sociale.

La ricerca, di carattere esplorativo con metodologie qualitative, si è svolta attraverso interviste in profondità e analisi documentale su quatto esperienze avviate dall’associazione italiana Lunghi Cammini nel Cammino di Santiago.


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