Human Diversity in Context

Tipologia evento: 
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Data evento
Data inizio evento: 
25/09/2018 - 09:00
Data fine evento: 
26/09/2018 - 19:00
Data pubblicazione evento
Pubblicato il: 
30/08/2018
Sede: 
Trieste

Per la prima volta il Dipartimento di Studi Umanistici integra le sue competenze e linee di ricerca con quelle umanistico-sociali della Academia Europaea (Hubert Curien Fund 2018), organizzando, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia, la conferenza multidisciplinare Human Diversity in Context,  con il patrocinio di proESOF.

Proporre un tema come la “diversità umana in contesto” sembrerebbe tanto generico e ambizioso quanto organizzare un convegno sull’universo e i suoi dintorni. A ben guardare però, anche secondo il senso comune la nozione di diversità non è così vaga e indeterminata.  Si distingue dalla differenza come varietà, che indica la particolare qualità di certe caratteristiche in un soggetto che divergono dal suo tipo standard, che rimane però modello di riferimento, e si distingue anche da ogni differenza che sia ritenuta totalmente estranea od aliena. In filosofia, almeno dai tempi del Sofista di Platone, la diversità esprime la differenza che è intrinseca a ogni identità, poiché un ‘qualcosa’, un qualsiasi ente determinato o rappresentato in una certa forma, perciò stesso ha un essere limitato e finito che individua non solo sé, ma anche contemporaneamente ciò che non gli appartiene o non gli viene attribuito. Diversità è quindi una nozione di tipo dialettico, nel senso hegeliano del termine. Quando viene applicata ai gruppi umani, si rivela non statica ma mobile, perché sempre messa a fuoco in modo prospettico; non assoluta e per sé stante, ma sempre relativa al tipo di identità che di volta in volta si costituisce e la pone. Diversità e identità sorgono da uno stesso movimento di pensiero, in reciproca dipendenza concettuale, e sono soprattutto nozioni il cui significato è sempre da contestualizzare.

Human Diversity in Context vuole indicare quindi un esame critico e multiprospettico dei modi, degli strumenti e delle strategie con cui il nostro contesto culturale di appartenenza, le società europee, hanno storicamente rappresentato, costruito e concettualizzato le loro percezioni e valutazioni della diversità umana come differenza nell’identità. Nel suo complesso, la conferenza prenderà in esame le definizioni, le varietà e i limiti di ciò che è stato assunto, rappresentato e diversamente valutato nei processi dicotomici occidentali, teorici e pratici, di identificazione e differenziazione di gruppi umani dai propri cosiddetti ‘altri’.

Studiosi con diverse specializzazioni nell’ambito umanistico (storici, filosofi, letterati, antropologi, geografi), psicologico (scienze cognitive) e sociologico si incontrano per integrare forma e contenuto delle proprie conoscenze con lo scopo di approfondire criticamente la complessità della realtà contemporanea nelle sue prassi, dinamiche, strutture e oggetti culturali, etnici e religiosi. Tratteranno temi come quelli della coesistenza, del riconoscimento e del dialogo tra diverse identità religiose; dello status legale delle minoranze etniche; dell’analisi di identità vulnerabili, ferite da ideologiche ossessioni razziali; del fenomeno della migrazione; della formazione di collettività entro confini territoriali e della loro diaspora, delle dinamiche politiche antidemocratiche, con particolare attenzione ai Balcani; della dialettica dei processi di ‘alterizzazione’; delle narrative culturali e antropologiche che hanno classificato ‘scientificamente’ gli esseri umani. Verranno anche esplorate le abilità cognitive che condividiamo o meno con gli ‘altri’ animali non umani, mostrando quanto le conoscenze scientifiche ci permettano di comprendere l’origine culturale e la parzialità dei nostri giudizi nelle dinamiche identitarie di differenziazione noi-loro.

I lavori si terranno in due giornate, il 25 e 26 Settembre, sia nel Salone Piemontese di Palazzo Economo, sede della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia sia, nel pomeriggio del 26, nella Sala Conferenze del Museo della Comunità Ebraica di Trieste.

Luogo: 

- Salone Piemontese di Palazzo Economo - Piazza della Libertà 7 - Trieste.

- Museo della Comunità ebraica di Trieste “Carlo e Vera Wagner” - Via del Monte, 5 - Trieste

Informazioni: 

Per ogni ulteriore informazione contattare

Cinzia Ferrini

DiSU, ferrini@units.it

Ultimo aggiornamento: 30-08-2018 - 11:00
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