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Centro di Ricerca sul Paesaggio Linguistico (CERIPAL)
Centro di Ricerca sul Paesaggio Linguistico (CERIPAL)
Il ‘paesaggio linguistico’ comprende tutti i segni linguistici e comunicativi presenti negli spazi pubblici e utilizzati con diverse funzioni, tra cui quella informativa e simbolica. Questi segni, privati o istituzionali, spontanei o elaborati, come i cartelloni pubblicitari, la toponomastica, le insegne commerciali, i manifesti, i segnali stradali, i menù, gli annunci personali, i graffiti e ogni tipo di iscrizione, ecc., mostrano la visibilità e l’importanza di una o di più lingue in un territorio e riflettono il potere relativo e lo status delle comunità linguistiche che lo abitano.
Il termine Paesaggio Linguistico (PL), in inglese Linguistic Landscape (LL), venne utilizzato per la prima volta con questo significato in un lavoro del 1997 realizzato da Rodrigue Landry e Richard Bourhis, in Canada. I due professori studiavano le percezioni e gli atteggiamenti di un gruppo di loro studenti verso la francofonia riflessa nello spazio pubblico. In questo articolo, gli autori definirono il PL come l’insieme di testi pubblicamente visibili in qualsiasi lingua, ovvero, nei segni comunicativi. Ed è a partire da questa pubblicazione che si aprì un nuovo campo di ricerca nella sociolinguistica, cioè gli studi sul PL.
Oggi, nonostante questo filone di ricerca sia abbastanza giovane, offre già una bibliografia molto ricca di studi, anche rigorosi dal punto di vista scientifico.
L'aumento della mobilità, dovuto innanzitutto alla globalizzazione e ai movimenti migratori, ha trasformato l'organizzazione spaziale delle relazioni sociali e transnazionali. È una realtà che genera una visione inedita degli spazi pubblici, urbani, educativi, mediatici, ecc., in quanto questi ambienti rappresentano l'evoluzione degli spazi storico-sociali, politico-ideologici, artistici, geografici, linguistici; nuovi spazi multilingue che sono un indicatore importante dei processi di cambiamento all'interno della struttura sociale, sempre fluida e dinamica, e che meritano di essere studiati.
Con il trascorrere degli anni, questa linea di ricerca è infatti diventata sempre più multidisciplinare, coinvolgendo numerose discipline, tra cui la politica linguistica, la semiotica, l’antropologia, la geografia sociale e umana, gli studi di urbanistica, il turismo, la didattica delle lingue, la pragmatica, ecc. Tra gli sviluppi più recenti del PL si trovano studi in contesti istituzionali formativi, sanitari, mediatici, ai quali si aggiungono lavori incentrati sullo studio del PL dell'oralità e delle migrazioni.
Obiettivi:
Di seguito alcune linee di ricerca che possono essere sviluppate nell’ambito delle rispettive competenze:
- Studiare il paesaggio linguistico triestino come risultato della stratificazione storica delle popolazioni del Nord Adriatico e delle comunità etno-linguistiche che si sono stabilite nella città adriatica nei secoli passati e nelle nuove realtà linguistiche emerse dalle dinamiche migratorie contemporanee.
- Studiare e analizzare l’influenza dello spagnolo (europeo e ispano-americano) sul paesaggio linguistico italiano, sia fisico che virtuale.
- Studiare e analizzare in prospettiva sia diacronica che sincronica l'influenza della lingua italiana sul paesaggio linguistico spagnolo e ispano-americano, sia fisico che virtuale.
- Costruire attraverso il mezzo fotografico un archivio di immagini che documenti le variazioni linguistiche in relazione all’evoluzione del paesaggio urbano ed extraurbano.
Progetto di ricerca dal titolo:
- Trieste multilingue: idee per un progetto di ricerca dipartimentale sul Paesaggio Linguistico Triestino (PLT), presentato agli studenti con una lezione aperta il 3 maggio 2024.
Seminari di formazione interna e attività di raccolta dati:
- Si prevede la costituzione di un gruppo di ricerca composto da studenti che parteciperanno a brevi incontri/seminari di formazione e svolgeranno attività di lavoro sul campo: raccolta di dati (foto, interviste, brevi questionari) sul paesaggio linguistico sia “fisico” che “virtuale” (pagine web, social media, ecc.). Tali attività potranno essere svolte a livello locale (zone e quartieri della città di Trieste), nazionale (in altre città italiane), oppure potranno svolgersi all’estero (approfittando dei soggiorni offerti dalla mobilità Erasmus per studenti/studentesse) e verteranno su diverse tematiche quali religione, lotta sociale, resistenza/protesta, ristorazione e gastronomia, musica e ballo, arte, letteratura, genere, ecc., a seconda degli interessi individuali.
- Verrà promossa l'attribuzione di crediti formativi per gli studenti e le studentesse che parteciperanno ai seminari di formazione e alla raccolta dei dati, attività che potrebbero essere riconosciute come tirocini e che potrebbero confluire nei rispettivi lavori di tesi.
Collaborazione con esperti esterni e gruppi di ricerca nazionali e internazionali:
- È previsto il coinvolgimento di studiosi esperti nel settore, italiani e stranieri, attraverso conferenze/lezioni/seminari sia in presenza che on-line.
Disseminazione dei risultati del lavoro del centro di ricerca:
- Pubblicazioni
- Mostra e concorso fotografico
- Organizzazione e partecipazione a convegni, ecc.
Creazione di un sito web/piattaforma (sul modello PLANEO Siviglia https://paisajelinguistico.es/index.php):
inizialmente come Osservatorio permanente del Paesaggio Linguistico Triestino (aggiornabile anche attraverso la partecipazione e collaborazione della cittadinanza), ma allargabile ad altre realtà, a seconda degli interessi del gruppo di ricerca. La piattaforma conterrà i segni comunicativi catalogati a seconda delle loro caratteristiche linguistiche (monolingui, bilingui, plurilingui, generi discorsivi e tipologie testuali), della loro localizzazione, delle categorie di appartenenza e dei contesti.
Responsabili:
Rosana Ariolfo
(CV relativo esclusivamente allo studio del Paesaggio Linguistico)
email: rariolfo@units.it
Sul paesaggio linguistico ha pubblicato i seguenti articoli/capitoli:
- “Visibilidad y percepción del español en el paisaje lingüístico genovés” (2017)
- “El español de América en el paisaje lingüístico genovés. El pretérito perfecto compuesto en las narraciones de estudiantes latinoamericanos” (2018)
- “Comida, lengua e identidad en el paisaje lingüístico genovés” (2019)
- “Lo spagnolo nel paesaggio linguistico italiano: Genova multietnica (2022)
- “El español en el paisaje lingüístico italiano. Contexto, metodología y análisis de datos” (2022) (con Laura Mariottini)
- “El italiano en el paisaje lingüístico de Buenos Aires como campo de disputa de la representación y autorrepresentación de la italianidad en Argentina” (2023) (con Francesca Capelli)
Insieme a Laura Mariottini ha curato e coordinato un volume monografico nella rivista Lingue e Linguaggi:
- “Paisajes lingüísticos de la migración. Contextos mediáticos, urbanos y formativos” (2018)
È membro del Consiglio Direttivo dell’AEPL - Asociación Española de Paisaje Lingüístico.
Ha partecipato al “I Congreso Internacional Sobre Paisaje Lingüístico” (Universidad Pablo de Olavide, 9-11 novembre 2022) e al “II Congreso Internacional sobre Paisaje Lingüístico (Universidad de Granada, 3-5 giugno 2024).
È componente esterno del progetto di ricerca PLANEO - Paisaje lingüístico andaluz: evaluación y observación cartográfica, coordinato da L. Pons Rodríguez, Proyecto de investigación dentro de la convocatoria de PAIDI 2020: Proyectos I+D+i.
È coordinatrice e referente scientifico per il DiSU del progetto Erasmus+ K171 (ancora in fase di valutazione), “L'italiano in Argentina, Paraguay e Uruguay. La lingua italiana nel paesaggio linguistico e nello spagnolo del Río de la Plata in una prospettiva sincronica e diacronica (LIPLAPU)”. L’obiettivo principale del progetto è lo studio e l'analisi in prospettiva sia diacronica che sincronica dell'influenza dell'italiano sul paesaggio linguistico e sullo spagnolo rioplatense (Argentina, Paraguay e Uruguay). Per questo motivo, il progetto è organizzato sulla base di una collaborazione tra l'Università di Trieste e cinque università della regione del Río de la Plata: Universidad del Salvador (Buenos Aires, Argentina), Universidad Nacional de Cuyo (Mendoza, Argentina), Universidad de San Andrés (Buenos Aires, Argentina), Universidad de la República (Montevideo, Uruguay) e Universidad Nacional de Asunción (Asunción, Paraguay). Il progetto prevede anche la collaborazione del prof. Dragan Umek, prof. associato di Geografia (M-GGR/01) presso il DiSU.
Dragan Umek
email: dragan.umek@dsgs.units.it
Docente di Geografia delle lingue, si interessa di toponomastica orale e del cambiamento del paesaggio linguistico legato ai movimenti migratori. Attualmente è impegnato nello studio delle tracce linguistiche legate alla presenza dei richiedenti asilo nel contesto urbano di Trieste. È componente del progetto Erasmus+ K171 dal titolo “L'italiano in Argentina, Paraguay e Uruguay. La lingua italiana nel paesaggio linguistico e nello spagnolo del Río de la Plata in una prospettiva sincronica e diacronica (LIPLAPU)” coordinato dalla collega Ariolfo.
Altri membri:
Massimo Degrassi
email: mdegrassi@units.it
Docente di Storia dell'arte contemporanea, si è interessato principalmente di scultura veneta del Sei e Settecento affrontandone anche i rapporti con l’arte antica. Negli ultimi anni i suoi interessi si sono allargati alle scene dell’intaglio ligneo di epoca barocca e della scultura, soprattutto monumentale, dell'Otto e nel Novecento in Italia e all'estero, approfondendone i rapporti con l'architettura e la decorazione pittorica con un fuoco allargato a temi di storia globale. Dirige il Master in Archivi fotografici e si occupa della fotografia come strumento di analisi della realtà
Orietta Selva
email: orietta.selva@dsgs.units.it
Docente di Geografia, si occupa di geografia e cartografia storica, di storia delle città e del territorio, e di tematiche inerenti allo studio del paesaggio geografico quale luogo di compresenza e di stratificazione delle dinamiche umane. Collabora con enti e associazioni pubbliche e private nell’attività di diffusione e promozione della conoscenza geo-storica del territorio Alto Adriatico.
*Recentemente, i quattro proponenti hanno tenuto presso il DiSU la lezione aperta “Trieste multilingue. Idee per un progetto di ricerca dipartimentale sul paesaggio linguistico triestino (PLT)” con il fine di iniziare a diffondere tra gli studenti e le studentesse le caratteristiche e potenzialità del progetto.
Ultimo aggiornamento: 12-06-2024 - 17:02