Nel segno della “distanze” torna il festival vicino/lontano 2021, in programma a Udine da giovedì 1° a domenica 4 luglio, in presenza, nella sua 17^ edizione, dopo i quattro dialoghi magistrali di Vicino/lontano On, trasmessi online tra maggio e giugno per avviare la riflessione sul tema insieme a studiosi di prestigio internazionale.

vicino/lontano 2021 avvia la sua 17esima edizione – nella giornata di anteprima di mercoledì 30 giugno – nel segno dell’umanità e della collaborazione più che decennale del festival con Medici Senza Frontiere, dedicando una serata speciale ai 50 anni di attività dell’organizzazione medico-umanitaria Premio Nobel per la pace nel 1999.

Oltre 70 gli appuntamenti in programma – tra confronti, incontri, concerti, mostre e proiezioni – che coinvolgeranno quasi 200 ospiti dal mondo delle scienze, della letteratura, dell’arte, dello spettacolo e dell'informazione. Nella quasi totalità dei casi saranno a Udine di persona per rinnovare, insieme al pubblico, quel rito collettivo che è proprio dei festival e che permette di condividere momenti di ascolto e riflessione in uno spazio comune, dove sentirsi comunità.

Sarà anche quest’anno il Premio Terzani – con un evento di grande impatto spettacolare – a chiudere il festival. Domenica 4, alle 21.00, attesissimo protagonista della serata per la consegna del Premio, nella scenografica cornice del piazzale del Castello di Udine, sarà lo scrittore, poeta e attivista ambientale islandese Andri Snær Magnason, autore de Il tempo e l’acqua (Iperborea, traduzione di Silvia Cosimini).

Il programma ha la supervisione scientifica dell’antropologo Nicola Gasbarro, Presidente del Comitato scientifico di vicino/lontano, ed è a cura di Paola Colombo e Franca Rigoni, con il supporto e il contributo dei membri dell’autorevole comitato scientifico del festival: Stefano Allievi, Lucio Caracciolo, Sergia Adamo, Massimiliano Panarari, Fabio Chiusi, Beatrice Bonato, Michele Morgante, Antonio Massarutto, Guido Crainz, Pier Aldo Rovatti, Giovanni Leghissa e Guglielmo Cevolin, Giancarlo Bosetti, Norma Zamparo, quasi tutti coinvolti anche di persona in eventi del festival.

Nell'ambito del ricco programma, disponibile dettagliatamente in allegato, si segnalano tre eventi in particolare:

VENERDÌ 2 LUGLIO - ore 19.30

Le distanze tra uomini e donne, ancora incolmabili nonostante siano da anni al centro del dibattito pubblico, saranno argomento del confronto “La metà che ci spetta” che vedrà gli interventi di Cecilia Robustelli, fra le più autorevoli linguiste italiane, della docente di Economia e Gestione delle imprese dell’Università di Udine Cristiana Compagno – tra le prime donne a diventare Rettrice di una Università – e la teorica della Letteratura all’Università di Trieste Sergia Adamo.

SABATO 3 LUGLIO - ore 15.30

In collaborazione con il gruppo di ricerca del Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università degli Studi di Trieste “straniamenti” che lavora nel quadro del progetto dipartimentale “Trasformazioni dell’umano” è dedicato un dialogo al saggio “Occhiacci di legno” scritto dall’autorevole storico Carlo Ginzburg, che lo vedrà coinvolto insieme all’antropologo Gian Paolo Gri e alla Prof.ssa Sergia Adamo.

DOMENICA 4 LUGLIO - ore 16

“Vuoti di memoria. Quando l’arte va in soccorso della storia” è il titolo dell’approfondimento che vedrà coinvolti lo storico dell’età contemporanea Davide Conti, Sergia Adamo e uno dei fondatori della storia orale, Alessandro Portelli, già docente di letteratura angloamericana alla Sapienza di Roma.