Giulia Cecchettin, il dolore e la vicinanza del Dipartimento di Studi Umanistici

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Data pubblicazione
Pubblicato il: 
22/11/2023
La Comunità del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Trieste - studenti e studentesse, personale docente e non docente – si stringe in un abbraccio alla famiglia, ad amiche e amici, nonché alle colleghe e ai colleghi universitari di Giulia Cecchettin, la studentessa di ingegneria dell’Università di Padova sequestrata e barbaramente uccisa.
 
Nei giorni scorsi abbiamo condiviso con altre Università un minuto di silenzio per ricordare una morte che ha colpito nel profondo gran parte dei cittadini e delle cittadine del nostro Paese.
Adesso però, come ci ha ricordato Elena Cecchettin, la sorella di Giulia, è il momento di agire, di fare qualcosa di concreto ogni giorno per cambiare questa tragica “normalità” di una violenza che va contrastata in ogni modo prevenendo la mattanza che da troppo tempo ci vede impotenti.
 
Come Dipartimento vogliamo, quindi, raccogliere l'invito di Elena Cecchettin, di non stare zitti e zitte: «Ditelo a quell’amico che controlla la propria ragazza, [...] rendetevi ostili a comportamenti del genere accettati dalla società, che non sono altro che il preludio del femminicidio [...] Serve un’educazione sessuale e affettiva capillare, serve insegnare che l’amore non è possesso.  [...] Bisogna dare la possibilità di chiedere aiuto a chi ne ha bisogno».
 
La Scuola e l'Università devono essere, infatti, in prima linea nel cercare di cambiare la cultura del controllo e del possesso, che conducono agi esiti drammatici a cui quotidianamente assistiamo.
 
 
Ultimo aggiornamento: 04-12-2023 - 17:19
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