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23 ottobre - 14 novembre, Shine Bright Like A Diamond - Un progetto di residenze d'artista per l'Università di Trieste in occasione del suo Centenario
Tipologia evento:
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Ruben Montini
Il progetto di residenze nasce in occasione del Centenario dell’Università degli Studi di Trieste che si celebrerà nell’anno accademico 2023-2024 e andrà ad implementare la collezione di opere acquisite durante l’Esposizione nazionale della Pittura Italiana Contemporanea, allestita nel 1953 presso l’Aula Magna dell’edificio centrale. Un corpus altamente significativo per diverse ragioni: senz'altro per il valore dei diversi dipinti che la compongono ma, non di meno, per le motivazioni e la modalità in cui la stessa era stata costituita in quegli anni. Gli artisti di allora erano stati invitati a consegnare all'ente un'opera per un accadimento solenne, di rilevanza storica, a formare un insieme che rappresentasse la rinascita culturale della città e che valorizzasse l'impegno verso la cultura e la ricerca dello Stato attraverso l'Università.
L’idea è pertanto quella di valorizzare l'identità dell'Università di Trieste attraverso lo sguardo dell'artista contemporaneo che si mette in relazione con le diverse discipline per trasmettere la propria visione.
Le opere finali degli artisti in residenza verranno posizionate sui diversi livelli dei suggestivi scaloni laterali dell’Università.
Il progetto nasce dalla collaborazione tra l’Università degli Studi di Trieste -SmaTS (Sistema museale di Ateneo), ERPAC – REGIONE Friuli Venezia Giulia e ARDIS (agenzia regionale per il diritto allo studio Friuli Venezia Giulia).
CRONOPROGRAMMA
23 OTTOBRE MATTINA: incontro introduttivo con tutti gli artisti coinvolti, inclusi i 4 artisti locali, nell’Aula Cacciaguerra dell’edificio centrale per l'accoglienza generale e il successivo affidamento ai Delegati di Dipartimento che li potranno guidare nei primi 2 giorni. Visita guidata a cura del prof. Massimo De Grassi alla collezione della Pinacoteca rettorale.
23 OTTOBRE POMERIGGIO - 24 ottobre: a seguire ogni artista verrà condotto nel Dipartimento di riferimento. Questa sarà una buona occasione di confronto col mondo degli studenti, dei dottorandi, dei docenti, del personale tecnico amministrativo ecc. Per Residenze d'Artista, incontro con Ruben Montini al DiSU.
25 OTTOBRE: presentazione generale dell'iniziativa alla platea accademica, alla presenza anche della stampa. Ogni artista presenterà se stesso, la propria poetica, le impressioni ricevute dai primi due giorni di visita e l’idea artistica alla quale lavorerà.
6-13 NOVEMBRE: periodo dedicato alla realizzazione delle opere nei diversi piani dell'edificio A e allestimento finale opere nei diversi piani.
14 NOVEMBRE: inaugurazione mostra (alla presenza della stampa).
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L'artista selezionato per il Dipartimento di Studi Umanistici (Delegata prof.ssa Helena Lozano Miralles) è Ruben Montini, che verrà accolto presso il Dipartimento nei giorni 23 (pomeriggio) e 24 ottobre (tutto il giorno).
Questa l'idea artistica da sviluppare: immaginare un futuro sostenibile: identità, alterità, inclusione, genere. Tecnica: installazione con diversi media.
Ruben Montini (1986, Oristano. Vive e lavora a Torino)
Nel 2010 ottiene una laurea magistrale in Belle Arti alla Central Saint Martins College of Art & Design di Londra, dopo aver ottenuto una laurea triennale in Arti Visive - Pittura all'Accademia di Belle Arti di Venezia e una borsa di studio alla Metropolitan University di Manchester. Ha partecipato a numerose mostre internazionali, in istituzioni pubbliche e private, tra gli altri: Questo Anonimato è Sovversivo, NOMUS Museum, Gdansk; MNAC The National Museum of Contemporary Art of Romania, Bucharest; Cruce Arte y Pensamiento, Madrid, ES, Fondazione Macc, Calasetta; Garage, Nicosia, CYP, Atopos cvc, Aten; Fra le personali si ricordano: Habibi, Did you ever fall in love again?, Villa Adriana, Tivoli; Madre, Aleš South-Bohemian Gallery, Hluboká nad Vltavou; Il vuoto addosso, Prometeogallery di Ida Pisani, Milano; We will not change our show, Dům umění města Brna, Brno; I couldn’t live without, MKC, Spalato; – MAN_Museo d’Arte Provincia di Nuoro; Museum Europäischer Kulturen, Berlino; Royal School of Needlework, Londra; Bang! Festival!, Bruxelles; Assemblaggi Provvisori, Tenuta dello Scompiglio, Lucca; Pomada, Museum for Contemporary Art Ujazdowski Castle, Varsavia; Vanità/Vanitas, Museo Ettore Fico, Torino (2015); Cosa Resta di Noi – Requiem, Oratoire du Louvre, Parigi; Turtle Salon in the Forest, Fargfabriken, Stoccolma; Bienal del Fin del Mundo, Buenos Aires. Nel 2019 è nominato per il XX Premio Cairo, Palazzo Reale, Milano.
La POETICA: mescola le tradizioni della sua terra natale a un’azione performativa che punta lo sguardo sulla cultura queer, usando il corpo come vocabolario. Le sue poesie visive, fatte di lettere in broccato sardo, di testi cuciti con richiami all’estetica della tradizione, fissano momenti intimi come parabole di vita sociale; raccontano l’amore, la paura, la sessualità dell’individuo nella sua contemporaneità.
Ultimo aggiornamento: 25-01-2024 - 09:12